La valutazione dell'illuminamento negli ambienti di lavoro viene effettuata tramite l'utilizzo della UNI 12464-1. La medesima norma definisce anche una scala degli illuminamenti, riportati in tabella 3 poco conosciuta, che portano ad un effetto soggettivo nei lavoratori nei confronti dell'illuminamento.

 Come si interpreta ?

Ogni step della tabella indica un effetto soggettivo nei lavoratori. Per esempio una persona riesce a distinguere ovvero a percepire la differenza tra 75 lux e 100, in questo caso il salto è solo di 25 lux. Mentre per esempio tra 200 lux e 300 servono almeno 100 lux di differenza per percepire il salto. Aumentando ulteriormente i lux si arriva a un salto di almeno 250 lux tra 750 lux e 1000 e così via. In breve l'occhio umano ha una buona risoluzione con pochi lux ma con molti lux non percepisce la differenza. Di seguito si riportano due immagini rappresentative realizzate internamente di questo effetto realizzate sul visibile e con un luminanzometro.

 Come si può osservare nella fotografia sul visibile (a sinistra) la percezione dei livelli di luminanza del cielo è scarsa mentre nel grafico ci sono salti dell'ordine dei 1000 cd/m2. Si precisa che l'effetto riscontrabile nella foto sul visibile corrisponde a quanto effettivamente "visto" dal vivo.

 Implicazioni

 L'effetto illustrato implica alcune considerazioni :

  • Non ha senso illuminare con valori superiori a 500 lux in quanto l'occhio non percepisce la differenza. Esagerare con i lux e di conseguenza con le cd/m2 sull'occhio implica solo un consumo energetico elevato e inutile. Per esempio 1000 lumen in più implicano una potenza aggiuntiva di circa 100 W.
  • Elevati valori di luminanza possono creare fenomeni di abbagliamento causato dalla luce diretta, dalle riflessioni sui pavimenti e dalle pareti. Abbagliamenti possono creare incidenti e malesseri tra i lavoratori. 
  • Elevate luminanze generate da sistemi Led possono far superare i valori di azione relativamente alle componenti in luce Blu (valutazione ROA) in quanto il valore di azione specifico è solo di 0,01 W/m2 in irradianza per esposizione giornaliera.

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Dott. Fisico Giovanni Gavelli - Studio di Fisica Applicata

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