Si parla molto del solfuro di idrogeno ma purtroppo, sui media, vengono trascurate alcune informazioni importanti relativamente la sicurezza.

Il solfuro di idrogeno non si trova solo nelle fognature ma anche :

Acquedotti (presenza di batteri solforati).
Allevamenti animali intensivi.
Impianti petrolchimici (produzione di zolfo e acido solforico).
Laboratori chimici (reagente).
Cartiere che utilizzano il metodo Kraft.
Siti vulcanici.
Conciatura pelli.
Laboratori di Fisica.
Metallurgia ( precipitazione dei metalli da soluzioni di loro Sali).


Meno di 10 ppm è il limite di esposizione senza danni per esposizioni di 8 ore al giorno.

10 – 20 ppm è il limite oltre il quale gli occhi vengono irritati dal gas.
50 – 100 ppm causano un danno oculare.
100 – 150 ppm paralizzano il nervo olfattivo dopo poche inalazioni, impedendo di sentire l'odore e quindi di riconoscerne il pericolo.
320 – 530 ppm causano edema polmonare con elevato rischio di morte.
530 – 1000 ppm stimolano fortemente il sistema nervoso centrale e accelerano la respirazione, facendo inalare ancora più gas e provocando iperventilazione.

 800 ppm è la concentrazione mortale per il 50% degli esseri umani.

Concentrazioni di oltre 1000 ppm causano l'immediato collasso con soffocamento, anche dopo un singolo respiro. 1000 ppm equivalgono a circa lo 0,1 % come dire che stiamo parlando di concentrazioni molto basse.

Inoltre:

l solfuro di idrogeno è infiammabile (esplosivo) nel range 3,9 – 45 %.

La caratteristica più critica è relativa alla massa molare che è 34 g/mol ovvero è circa 1,2 volte più pesante dell’aria di conseguenza si accumula nei punti bassi come tombini, fosse e avvallamenti.

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