Nelle nostre valutazioni Atex inseriamo sempre, in particolare per la saldatura con acetilene ed ad arco, la seguente misura di prevenzione da attuare relativamente durante le operazioni di saldatura :
“E’ vietato effettuare operazioni di saldatura o taglio su recipienti o tubazioni che abbiano contenuto liquidi infiammabili o combustibili senza aver provveduto ad una adeguata bonifica”
Il rischio nasce dal fatto che tutti i vapori dei solventi organici (alcool, acetone, benzina, toluene, ecc) sono più pesanti dell’aria di conseguenza se contenuti all’interno, per esempio di un fusto, tenderanno a stratificare sul fondo e resteranno li, in mancanza di bonifica/ aspirazione per tempi infiniti; in gergo Atex possono creare potenziali zone 0. Come dire che anche se la benzina evapora sicuramente i vapori non tenderanno ad andare verso l’alto. Per dare un idea della densità relativa dei vapori di benzina, che sono 3,5 volte più pesanti dell’aria, è come se provassimo a far galleggiare in acqua un blocco di alluminio.
Il secondo aspetto che contribuisce al rischio è il basso Lel della benzina; il Lel è quella concentrazione minima della miscela vapore/ aria in grado di innescarsi che per la benzina a temperatura ambiente vale circa l’1,5 % .
Il Lel però tende a diminuire con l’aumentare della temperatura , per esempio all’interno di un fusto riscaldato, il Lel di un vapore organico infiammabile può diminuire di circa 1% ogni 100 gradi, come dire che per innescare vapori di benzina a circa 100 gradi basta una concentrazione pari a circa il 0,5 %.
L’ultimo aspetto riguarda il fatto che per avere danni seri sono sufficienti piccole quantità di liquido infiammabile. In generale in un ambiente confinato i danni che si hanno, in caso di esplosione, con una concentrazione in volume pari al 20 % sono simili a quelli con una concentrazione pari all’80%. Come dire che se abbiamo un fusto con la miscela aria/ vapore che occupa il 20 % del volume gli effetti in caso di innesco sono simili a quelli del caso con riempimento all’80%. Quindi se consideriamo un fusto da 1000 litri è sufficiente avere un atmosfera potenzialmente esplosiva all’interno del fusto pari a 200 litri. Per avere una atmosfera esplosiva con volume di 200 litri, con un vapore surriscaldato (100°C) di benzina con LEL pari a 0,5% servono 1 litro di vapori di benzina che corrispondono a pochi grammi di liquido.
Riassumendo occorre tenere conto dei seguenti aspetti:
- Tutti i vapori di solventi organici (benzina, toluene, acetone,,) sono più pesanti dell’aria di conseguenza se contenuti all’interno di un fusto resteranno all’interno per tempi infiniti.
- Se il fusto è riscaldato il lel diminuisce rispetto alla temperatura ambiente e bastano poche quantità di liquido (pochi grammi) per avere danni seri.
Quindi prima di effettuare operazioni di saldatura su fusti o tubazioni è necessario effettuare una adeguata bonifica, per esempio capovolgendo il fusto o aspirando anche se all’interno sono contenuti pochi grammi di liquido.
Non solo benzina
Quanto decritto in precedenza può avvenire anche con liquidi normalmente non infiammabili a temperatura ambiente come per esempio gasolio, olii, glicole,ecc. Infatti se portiamo per esempio del gasolio che normalmente si infiamma a circa 60 °C a 100 gradi (per riscaldamento del fusto) il risultato è che si comporta esattamente come la benzina. Quindi la bonifica và eseguita in modo accurato anche nel caso di liquidi combustibili. Questo aspetto và tenuto conto anche nel caso si utilizzino forni in cui vengono introdotti materiali combustibili per esempio nei forni di rinvenimento con metalli lubrificati o di essicazione.